Uno degli errori spesso commessi dai non esperti SEO è quello di confondere le attività per indicizzare un sito con il suo posizionamento sui browser: queste due fasi sono invece nettamente distinte.
Nella prima il motore di ricerca “registra” il sito internet nel suo database, mentre nella seconda lo posiziona sulla sua pagina dei risultati a seconda della pertinenza rispetto alla query dell’utente. Perché il sito compaia agli occhi dei navigatori, dunque, è necessario che esso sia totalmente visibile dai browser. Come si realizza però la fase dell’indicizzazione? E quali sono i metodi migliori per far sì che questa avvenga correttamente?
Indicizzare un sito: cos’è e come avviene
Quando un sito web fa il suo debutto in rete esso viene immediatamente controllato dai motori di ricerca, così da poter essere inserito nei loro database: i browser, infatti, quando devono restituire all’utente un risultato non scandagliano tutto internet, ma si limitano ad analizzare i siti che hanno salvato in base alle keyword pertinenti alla query. Per esplorare i siti e “registrarli”, i motori di ricerca utilizzano dei software chiamati bot, crawler o spider: questi, attraverso i link di altre pagine web, si muovono in rete, memorizzando e catalogando tutti i siti che incontrano.
Una volta salvati, i siti internet vengono inseriti nelle SERP (Search Engine Results Page) dei browser, i quali poi li ordinano nel posizionamento che secondo loro risponde di più alla domanda dell’utente: questa fase, lo ripetiamo, è successiva ed è leggermente più delicata, perché tiene in considerazione diversi fattori, come, su tutti, le keyword.
Consigli su come indicizzare un sito al meglio
Nonostante la fase di indicizzazione possa sembrare più automatica rispetto a quella del posizionamento, essa dev’essere svolta con altrettanta cura: un sito web che per qualche motivo non riuscisse ad essere interamente letto e registrato dai browser potrebbe infatti venire molto penalizzato.
Garantire una perfetta visualizzazione del sito da parte dei motori di ricerca rientra nell’ambito delle tecniche SEO (Search Engine Optimization), ovvero di quella strategia volta a ottimizzare al meglio la tua piattaforma online. Ecco allora alcuni consigli per agevolare una corretta indicizzazione del tuo sito:
- Sitemap: per facilitare la navigazione dei bot all’interno del tuo sito sarebbe opportuno creare una mappa interna. Questo strumento, utile soprattutto per i siti che hanno al loro interno tante sezioni, è composto dalle URL di tutte le pagine della piattaforma online;
- Indicizzazione manuale: Google, il motore di ricerca più usato al mondo, permette di svolgere questa operazione anche manualmente. Attraverso il servizio web Google Search Console, si può incollare l’URL del proprio sito e richiederne l’indicizzazione: questa operazione è molto utile quando si vuole essere certi che Google legga correttamente una nuova pagina del sito;
- Link: abbiamo detto che gli spider dei browser navigano in rete attraverso i link. Per questo è fondamentale che il tuo sito venga citato da numerose altre pagine web: così facendo avrà più possibilità di essere trovato dai motori di ricerca e, inoltre, risulterà molto affidabile e attendibile agli occhi dei bot;
- RSS: nell’ambito di siti che pubblicano molti articoli, è necessario utilizzare RSS (Really Simple Syndacation). Questo sistema ha come funzione principale la distribuzione di contenuti sul web e permette di rimanere aggiornati su tutti gli articoli o i commenti pubblicati sui siti di interesse. Tuttavia, esso è decisamente utile anche per l’indicizzazione: l’RSS, infatti, avverte immediatamente i motori di ricerca della pubblicazione di un nuovo articolo, accorciando notevolmente i tempi di indicizzazione che prima, in ambito editoriale, erano molto lunghi;
- txt: nella struttura del tuo sito web, potresti voler nascondere ai browser alcune sezioni della piattaforma come, per esempio, l’area di amministrazione. Per fare ciò occorre utilizzare un file denominato Robots.txt: esso, tramite la corretta programmazione, indica al motore di ricerca quali link seguire e quali, invece, ignorare, accorciando così i tempi di indicizzazione del sito. Inoltre, un’applicazione errata di questo file potrebbe portare a dei problemi di lettura di alcune parti del sito, non permettendo così al browser di indicizzarle e farle comparire nella SERP.
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